Ci sono momenti e circostanze che hanno il potere di lasciare un segno che rimane nel tempo. È quel che è successo con Il favoloso mondo di Amélie, un film che per la sua originalità e poesia è entrato nella storia del cinema. Merito di una sceneggiatura riuscita, di una splendida regia e anche di colonna sonora meravigliosa, firmata da un compositore bretone pressoché sconosciuto in Italia: Yann Tiersen. Venti brani che mischiavano fisarmonica, piano solo e orchestra e sono diventati ben presto un classico del cinema. Sono passati ormai 18 anni dall’uscita nelle sale del film di Jean-Pierre Jeunet con Audrey Tautou e l’etichetta di compositore della colonna sonora di Il favoloso mondo di Amélie adesso va decisamente stretta a Tiersen che nel frattempo ha pubblicato una mezza dozzina di album, ha girato l’Europa con un gruppo, si è cimentato in diversi tour accompagnato da un’orchestra oppure solamente da un percussionista e da un chitarrista e, se non bastasse, ha girato la Norvegia in bicicletta percorrendo 1000 chilometri in 10 giorni e suonando con i suoi musicisti in festival folk o nei cafè lungo il percorso e documentando tutto in un film. La versatilità, del resto, è una delle sue caratteristiche, come la capacità di suonare più strumenti. Può capitare allora di vederlo, durante un concerto, alternarsi tra piano, fisarmonica, violino e chitarra elettrica.
Il tour di Yann Tiersen in Italia dal 14 marzo
In questo inizio di 2019 è tornato con un nuovo disco: All, album uscito il 15 febbraio e registrato nel suo nuovo studio, The Eskal Project, costruito in una discoteca abbandonata sull’isola di Ouessant (Ognisanti in italiano, Ushant in inglese), una piccola isola situata nel mar Celtico tra la Bretagna la Cornovaglia, che negli ultimi 10 anni è diventata la casa del compositore. Mixato e coprodotto da Gareth Jones, l’album prosegue nell’esplorazione dei temi legati al rapporto con l’ambiente e la natura già presenti nel precedente album Eusa del 2016. Eusa, del resto, è proprio il nome dell’isola di Ouessant in lingua bretone. Qui il video di Porz Goret estratto dall’album Eusa. In All, in ogni caso, sono presenti anche
registrazioni effettuate in altre parti del mondo: dal parco nazionale di Redwood in California a l’aeroporto Tempelhof di Berlino (qui la traccia audio). All’album seguirà anche un tour che lo porterà anche in Italia per sei date: il 14 e il 15 marzo a Milano Conservatorio Sala Verdi, il 16 marzo a Roma Auditorium Conciliazione, il 17 marzo a Bologna Teatro Manzoni, il 18 marzo a Torino Teatro Colosseo e il 19 marzo a Trieste Politeama Rossetti. I biglietti per gli spettacoli sono pressoché esauriti. Al momento ci sono solo tagliandi per il concerto di Roma e poltronissime per quello di Milano e Torino. Su Alpostomio.com è in vendita un biglietto per il concerto di Torino al Teatro Colosseo.
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