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Sempre più Queen

3marzo nuova data per il tributo sinfonico ai queen de laVerdi

 

Freddy Mercury frontman dei Queen al Live aid 1985

Freddy Mercury e i Queen al Live Aid del 1985 al culmine della loro parabola artistica

I Queen sono sempre più amati e laVerdi aggiunge nuove date al suo «Tributo sinfonico» (qui i biglietti scontati del 60%). La loro musica, del resto, favorisce il buon umore

La Queenmania non accenna a placarsi e anche il Tributo sinfonico all’Auditorium di Milano, già sold out, aggiunge una nuova data il 3 marzo. La passione per la band formata da Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon e la sua musica sembra non conoscere soste e non fa nulla se ha ormai quasi 50 anni – la prima apparizione in pubblico è del 27 giugno 1970, a Truro cittadina della Cornovaglia in un concerto di beneficienza per la Croce Rossa – e Freddy Mercury, il suo carismatico frontman, è morto da quasi 20, il 24 novembre 1991. La loro popolarità non tramonta e gli incassi del film Bohemian Rhapsody – il biopic musicale di maggior successo della storia del cinema e la pellicola che nel 2018 ha incassato di più in Italia – sono lì a testimoniarlo. Ma perché tanto apprezzamento da parte del pubblico?

La musica dei Queen suscita il buon umore

A spiegarlo può contribuire una ricerca di un paio di anni fa – del 2016 – dell’Università di Groningen in Olanda che può far comprendere perché certe canzoni sono più amate di altre. Lo studio, curato dal professor Jacob Jolij e commissionata da un’azienda di elettronica, aveva lo scopo di scoprire quali fossero le preferenze musicali dei cittadini britannici e quali fossero, in particolare, le canzoni che potessero tirarli su di morale.

il brano «Don’t Stop Me Now», scritto da Freddy Mercury e composto dai Queen nel 1978, è risultato essere quello in grado di far sentire meglio le persone

Don’t Stop Me Now dei Queen secondo uno studio del professor Jacob Jolij dell’università di Groningen sarebbe la canzone che più stimola il buon umore

Applicando una formula matematica ben precisa il professore ha stilato una vera e propria classifica delle canzoni che sono in grado di avere un impatto positivo sull’umore di chi le ascolta. La formula prende in considerazione diversi fattori, fra cui i battiti al minuto, la scala e i diversi accordi con i quali è stato composto il brano. E analizzando i più grandi successi musicali degli ultimi 50 anni, è emerso che il brano «Don’t Stop Me Now» (qui il video), scritto da Freddy Mercury e composto dai Queen nel 1978, è risultato essere quello in grado di far sentire meglio le persone e di metterle maggiormente di buon umore. Dopo i Queen, in questa particolare classifica si trovano gli ABBA con  «Dancing Queen», a seguire i Beach Boys con  «Good Vibrations», Billy Joel e la sua  «Uptown Girl», i Survivor con  «Eye of the Tiger». Al sesto posto The Monkees con   «I’m a Believer», poi Cyndi Lauper e la sua  «Girls Just Wanna Have Fun»,  Bon Jovi e  «Livin’ on a Prayer», Gloria Gaynor con  «I Will Survive» e per chiudere la classifica Katrina & the Waves con  «Walking on Sunshine».

Bohemian Rhapsody il film che ha celebrato i Queen

Rami Malek è Freddy Mercury nel film Bohemian Rhapsody sull’avventura artistica dei Queen

«Il gradimento di una canzone – ha spiegato il neuroscienziato – è un fatto molto personale. La musica è intimamente legata alla memoria e all’emozione, e queste associazioni determinano fortemente se un brano mette di buon umore o meno. Tuttavia ci sono alcuni criteri chiave per i compositori da considerare quando si creano canzoni per generare buon umore, vale a dire il tema lirico, la chiave musicale e il tempo. I testi a tema natalizio ci ricordano naturalmente i momenti felici. Un ritmo elevato di 150 battiti al minuto ci istilla anche inconsciamente un senso di energia. Combinando questi tre ingredienti insieme si ha la formula per la canzone perfetta per sentirsi bene».

Sold out il tributo ai Queen de laVerdi

Questo studio può aiutarci dunque a capire il successo dei Queen: consapevoli o meno hanno trovato il modo di

I Queen interpretano al meglio la rivoluzione musicale degli anni '70

I Queen nascono nel 1970 e da allora la musica non sarà più la stessa

trasmettere emozioni positive. E sono ancora queste emozioni che ci fanno apprezzare la loro musica: al cinema, a teatro dove la Rock Opera «We Will Rock You» sta ottenendo un ampio successo, ma anche negli auditori sinfonici. Il «Tributo sinfonico ai Queen» in programma il 2 marzo all’Auditorium di Milano è già sold out ed è stata inserita una nuova data per domenica 3 marzo, sempre alle 20.30. A eseguire i brani della band inglese sarà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Giovanni Marziliano. Il concerto fa parte della rassegna laVerdi Pops che propone anche un «Tributo agli Abba» il 6 aprile (biglietti scontati del 60% su Alpostomio.com) e «Blackstar suite» con le musiche di David Bowie e Giovanni Falzone, Philip Glass symphony n. 4 «Heroes» direttore Francesco Bossaglia il 9 giugno (biglietti scontati del 60% su Alpostomio.com)

 

La scaletta del  «Tributo sinfonico ai Queen»  del 2 e del 3 marzo

One vision

3marzo nuova data per il tributo sinfonico ai queen de laVerdi

Sold out il Tributo sinfonico ai Queen all’Auditorium di Milano nuova data il, 3 marzo

Now I’m Here

I Want It All (qui il video)

Killer Queen

Who Wants To Live Forever

I Want To Break Free

These Are the Days of our lives

Somebody To Love (qui il video)

Don’t Stop Me Now

In The Lap Of The Gods …. Revisited

Bohemian Rhapsody  (qui il video)

Radio Gaga (qui il video)

Crazy Little Thing Called Love

We Will Rock You

We Are The Champions

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