Lisistrata al Teatro Greco di Siracusa con la regia di Tulio Solenghi interprete insieme a Elisabetta Pozzi
Presentata dalla Fondazione Inda la Stagione 201 9 del Teatro Greco di Siracusa. Tre spettacoli con grandi registi e tre signore del palcoscenico: Elena di Euripide diretta da Davide Livermore e interpretata da Laura Marinoni; le Troiane di Euripide con la regia di Muriel Mayette e Maddalena Crippa in scena; e la commedia di Aristofane Lisistrata, diretta e interpretata da Tullio Solenghi con Elisabetta Pozzi (e cameo di Massimo Lopez). I biglietti per Lisistrata a prezzi ultra scontrarti su Alpostomio.com clicca qui.
Lisistrata capolavoro di Aristofane
Dire che Aristofane ha inventato la commedia è sicuramente eccessivo, è altrettanto vero però che è stato il poeta satirico più grande dei suoi tempi, vincitore, tra l’altro, di numerosi premi. Ed erano tempi non facili per chi criticava il potere, si pensi solo a Socrate che proprio in quegl’anni, per le sue idee e le sue parole, fu condannato a bere la
cicuta. Ad Aristofane, per la verità, il filosofo ateniese non era molto simpatico e quando – nella commedia le Nuvole – ne parla lo fa con sarcasmo e quasi lo ridicolizza accomunandolo agli odiati sofisti. Il commediografo, del resto, non amava molto le novità, nemmeno in politica e così diresse la sua satira soprattutto verso i demagoghi e i fautori della guerra contro Sparta. E la sua ironia gli valse un processo intentato da Cleone, che degli «interventisti» era uno dei leader. La sua però non è solo una satira legata ai suoi tempi. Le commedie di Aristofane sono vive, attuali e affascinanti ancora oggi. La sua posizione di pacifista ante litteram si manifesta soprattutto nella commedia
Lisistrata, rappresentata per la prima volta nelle Lenee, le feste dedicate a Dioniso Leneo, del 411, in piena guerra del Peloponneso. Atene dunque aveva scelto la guerra e anche dopo la disfatta della spedizione in Sicilia non voleva sentire ragioni e si scagliava nel conflitto contro Sparta sempre più convinta. Aristofane spezza, ancora una volta, una lancia a favore della pace; ma ha capito che sugli uomini ormai non poteva fare più affidamento, così affida la sua causa a una donna: Lisistrata, nome che in greco antico significa la «Scioglieserciti». E Lisistrata fa appello a tutte le donne di Grecia. Le fa radunare di buon mattino, e partecipa a esse il suo disegno: il ristabilimento della pace. Per conseguirla, basta una semplice cosa: che esse si rifiutino ai loro mariti finché non si risolvano a deporre le armi. L’obiettivo entusiasma, il modo di raggiungerla un po’ meno.
Tuttavia si convincono, e, occupata l’Acropoli, incominciano la nuova guerra di secessione. Gli uomini tentano di scacciarle, ma hanno la peggio; e in un lungo dibattito con un commissario Lisistrata sostiene con grande e arguta eloquenza la sua tesi pacifista. Intanto, a mano a mano, gli uomini si trovano in condizioni tali da dover implorare la pace. Viene dapprima un Ateniese, un certo Cinesia, che rappresenta tutta la cittadinanza; ma poco dopo arrivano prima un araldo e poi dei plenipotenziarî spartani, costretti anch’essi, dall’intransigenza delle loro donne, a domare gli umori bellicosi. Tanto a loro quanto agli Ateniesi Lisistrata rivolge un’orazione, piena di saggezza e di alto senso patrio; e la riconciliazione è celebrata con bellissimi e canti di Spartani e di Ateniesi.
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Tulio Solenghi racconta le sue emozioni
Lisistrata con la regia di Tulio Solenghi sarà uno dei titoli più interessanti in cartellone per il 55° Festival al Teatro greco di Siracusa. Di questa esperienza parla proprio Solenghi in un’intervista a SiracusaOggi.it e confida che recitare su una scena così prestigiosa è un’esperienza da far tremare i polsi.
Lisistrata: 55° Festival al Teatro greco di Siracusa dal 28 giugno al 6 luglio
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