
La pluripremiata Silvia Gallerano porta in scena una Mirandolina combattuta fra tradizione e femminilità emancipata
La Locandiera al Teatro Menotti biglietti a 12,50 euro per il 7 novembre su
https://www.alpostomio.com/it/ticket/328
e per l’8 novembre su
https://www.alpostomio.com/it/ticket/329
L’opera più famosa di Goldoni torna in una nuova versione, portata in scena dal regista Stefano Sabelli e prodotta dal teatro del Loto, che ne sottolinea la freschezza e l’attualità. Protagonista è Silvia Gallerano, l’attrice italiana di teatro più premiata a livello internazionale degli ultimi anni, quale straordinaria interprete de La Merda di Cristian Cerasoli, veste i panni di una Mirandolina combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, in questa particolarissima edizione del capolavoro di Carlo Goldoni, curata e diretta da Stefano Sabelli. Silvia Gallerano rende la sua Mirandolina una donna nuova che, sfruttando la decomposizione della nobiltà, è in grado d’emanciparsi, con le sue sole armi e forze femminili. Una Mirandolina che, come un ex mondina resasi indipendente o una suffragetta alla conquista del suo primo voto elettorale, è qui capace d’immaginare per sé un futuro nell’ambito di una nuova borghesia imprenditoriale prendendo, da sola, in mano le redini della sua azienda. E interpreta quel modello di fascino femminile capace di rendersi autonomo e scalare classi sociali, che lo stesso Goldoni ha concepito per il suo più bel ritratto di donna.
la clip dello spettacolo da youtube
https://www.youtube.com/watch?v=fJp1V_5TraA
La Locandiera al Teatro Menotti non è ambientata a Firenze a fine ‘700, ma viene traghettata dal regista molisano nel Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa anni ’50, omaggio a capolavori del nostro Cinema Neorealista, come Riso Amaro di De Sancits e Ossessione di Visconti, come
pure alle più belle commedie di Vittorio De Sica, che fanno il verso al mondo dell’Avanspettacolo. Claudio Botosso, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore – diretto da maestri come Avati, Fellini, Bellocchio, Bozzetto, Luchetti, Risi, Perlini, Schroeder, Calogero – dà vita, con la sua recitazione intensa e asciutta, al Cavaliere di Ripafratta, vero antagonista della protagonista goldoniana. le scene de La Locandiera al Teatro Menotti sono di Lara Carissimi e Michelangelo Tomaro, con i costumi di Martina Eschini, rafforzano l’ambientazione lacustre e nebbiosa, dove conti, marchesi e cavalieri diventano spiantati e alticci melomani, misogini e incalliti giocatori d’azzardo o ruffiani gagà di fiume; balordi, che si arricchiscono e perdono tutto con poco, millantando e spacciando il poco che hanno, come un tesoro segreto, magari ritrovato nello scrigno riesumato di un pirata dei Balcani, risalito dal mare ai rivoli paludosi.
La Locandiera o, l’Arte per Vincere Teatro Menotti
di Carlo Goldoni, adattamento e regia Stefano Sabelli con Silvia Gallerano, Claudio Botosso, Giorgio Careccia, Andrea Ortis, Chiara Cavalieri, Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli, Piero Ricci
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