Sergio Parisse, il capitano potrebbe essere alla sua ultima partita in Nazionale qui è intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulla partita di domani biglietti ultrascontati su Alpostomio.com
Roberto Parretta per la Gazzetta dello Sport
Se sarà o no la sua ultima partita nel Sei Nazioni e l’ultima con la maglia dell’Italia a Roma, a Sergio Parisse interessa poco. Al capitano azzurro interessa solo una cosa: “Battere la Francia”. Domani all’Olimpico (13.30) nel match che apre la quinta e ultima giornata del Sei Nazioni, infatti, la priorità degli azzurri sarà quella di mettere fine a una serie di sconfitte nel Torneo arrivata a 21. “Non mi è mai piaciuto – dice Parisse – parlare del futuro, preferisco il presente, ma è ovvio che a 35 anni io sia più vicino alla fine della carriera, quindi è molto probabile che possa essere la mia ultima nel Sei Nazioni. Ma non mi interessa. A me interessa che vinca l’Italia e come sempre sarò fiero e orgoglioso di esserci”. Dopo la Coppa del Mondo in Giappone, infatti, potrebbe decidere di lasciare il rugby internazionale.
RISULTATO — Parisse domani toccherà quota 138 caps in nazionale (quarto all time, a -1 dall’australiano George Gregan, a -3 dall’irlandese Brian O’Driscoll e a -9 dal leader assoluto, il neozelandese Richie McCaw). Nel Sei Nazioni
sarà la presenza numero 69 (primatista assoluto), a 15 anni di distanza dalla prima (il 15 febbraio 2004 con Inghilterra), per un saldo di 9 vittorie e 58 sconfitte (13,97 percento), 7 mete e un drop. “Avere dei compagni di reparto così forti per me è una grandissima motivazione, mi spinge a giocare sempre al meglio”, dice il capitano azzurro e dello Stade Francais. “Giocare all’Olimpico è stato e sarà sempre emozionante, con la Francia per me è ovviamente sempre una partita particolare, ci tengo e ci teniamo. E se facciamo al meglio le cose che dobbiamo fare, possiamo portare a casa il risultato, quello si che sarebbe un bel ricordo. Non penso quindi ai significati che la partita può avere per me, sono concentrato solo sulla partita e a dare il massimo per la squadra e motivarla. Voglia fare una grandissima partita e vincerla, perché ne abbiamo maledettamente bisogno, nessuno più di noi vuole una vittoria”. Ieri nell’annunciare la formazione il c.t. Conor O’Shea aveva detto che oltre a Parisse, domani potrebbero giocare l’ultima nel Sei Nazioni anche Leonardo Ghiraldini (schierato titolare a tallonatore) e Alessandro Zanni (in panchina). “Tutti e tre – dice Parisse – inconsciamente sappiamo queste cose, non c’è bisogno di fare grandi discorsi. E siamo tutti determinati per arrivare alla vittoria”.
BLEUS — Vincere è l’obiettivo, ma di fronte c’è un avversario che, seppur in crisi, tra polemiche e sconfitte, non verrà certo a Roma per sacrificarsi. “Se guardi i giocatori della Francia uno per uno – spiega Parisse – ti rendi conto di che grande squadra sia. E’ vero, hanno delle difficoltà, ma sono una squadra in costruzione, quindi è normale”. Fra gli azzurri ci sarà anche un esordiente, il centro Marco Zanon: “Negli spogliatoi gli ho dato la maglia che indosserà. gli ho detto che in una carriera ci sono dei momenti che non ti aspetti di giocare e poi la sfortuna di altri (gli infortuni di Michele Campagnaro e Tommaso Castello in Inghilterra, ndr.) diventa la tua fortuna. Ma se è qui, è perché se lo merita, ha qualità e confido possa fare una bella partita. La squadra sarà lì per aiutarlo a esprimersi al meglio. Gli ho detto di godersi il primo cap, è indimenticabile, non te lo scorderai mai”.
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