Gli Abba la colonna sonora dei favolosi anni ‘70
Sarà la nostalgia per gli anni ’70, sarà che i due film Mamma Mia 1 e Mamma Mia 2 – per la loro verve e simpatia sono stati due successi planetari o forse l’eco di una re-union che ha portato alla pubblicazione di un album e due inediti: in ogni caso la ”Abbamania” sembra destinata a non fermarsi più. A renderla ancora più interessante ci pensa L’Orchestra verdi di Milano con un Tributo Sinfonico il 6 aprile all’Auditorium di Milano, i biglietti scontati del 60% su Alpostomio. com.
Del resto, gli Abba sono stati non solo il più famoso fenomeno del pop scandinavo ma uno dei gruppi più famosi al mondo, capace, per una decina d’anni di rappresentare la colonna sonora di più generazioni. Un fenomeno veramente trasversale, perché tutti, ma proprio tutti, hanno cantato o ballato sulle note di Dancing Queen, SOS o Mamma Mia , per prime le star del pop, da David Bowie ai Kiss che ai loro pezzi si sono ispirati o hanno preso a modello per non dire di quelli (U2, Sinead O’Connor) che gli hanno reso omaggio con dei tribute. Non c’è dubbio, Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad – dalle iniziali del loro nome l’acronimo ABBA – sono stati più di un semplice gruppo musicale, hanno dato voce a una generazione e ne hanno interpretato gli umori e i sentimenti. E se Fernando è stato il loro primo vero successo – con un inglese ancora ricco di accenti scandinavi, e fa un po’ il verso a David Bowie è stato Waterloo che li consacrò come gruppo internazionale. In meno di dieci anni di carriera – sono nati a Stoccolma nei primi anni ’70, anche se il successo internazionale è del 1974 con la vittoria all’Eurofestival, fino al 1982 quando si sciolsero – hanno venduto più di 400 milioni di dischi in tutto il mondo, diventando uno dei
gruppi pop più famosi. Sono stati ben 13 i brani che sono arrivati nelle Top five inglese e uno, Dancing queen, al primo posto negli Stati Uniti. Brani molto melodici, orecchiabili che parlavano di sentimenti che riguarda un po’tutti. Non è un caso che i loro pezzi siano amati a ogni latitudine e abbiano vinto il passare del tempo: The Winner Takes It All, per esempio, tra le ballad strappalacrime è forse la più riuscita; Mamma Mia è quasi un greatest hits di tre minuti e mezzo che ha dentro sonorità diverse ed è stata capace di influenzare la musica del suo tempo. Senza dimenticare la capacità degli Abba di interpretare in pieno sentimenti e umori del proprio tempi: Hey, Hey Helen è un inno rock dedicato, per la prima volta, alle mamme divorziate; S.O.S., così intriso della tipica malinconia pop del nord ha influenzato la new wave e il post punk.
Altri pezzi degli Abba che hanno fatto epoca sono Knowing Me, Knowing You con le sue atmosfere quasi melodrammatiche o la
scatenata Dancing Queen. Brano di cui abbiamo parlato recentemente come di uno di quelli che insieme a Don’t Stop Me Now dei Queen è più in grado di suscitare il buon umore. Un vero e proprio inno per chiunque almeno una volta nella vita si sia sentito una divinità della pista da ballo.
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con Direttore Andrea Oddone, dedica agli Abba un Tributo sinfonico sabato 6 aprile, biglietti scontati del 60% su Alpostomio.com
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